"L'amica Geniale" è l'ultimo romanzo proposto dall'enigmatica scrittirce Elena Ferrante, l'autrice de I giorni dell'abbandono, da cui fu tratto l'omonimo film, ambientato a Torino, di Roberto Faenza. Leda, la protagonista, è un'insegnante di letteratura inglese, è una donna divorziata che ha cresciuto da sola due figlie, le quali hanno assorbito gran parte delle sue energie.
Ad un certo punto, però, c'è la svolta: le figlie di Leda decidono di recarsi per un certo periodo dal padre, il quale vive in America.
Tutto improvvisamente appare nuovo, di colpo è libera e proprietaria del suo tempo. La nuova elettrizzante prospettiva con la quale guarda il mondo la rende felice. Questa nuova ventata di positività, tuttavia, le creerà una forma di disagio: credeva infatti di sentire maggiormente la mancanza delle figlie.
Avendo del tempo a sua disposizione, Leda decide di trascorrere un po' di tempo al mare. Qui entrerà in contatto con una famiglia che farà scaturire nella protagonista un'ondata di emozioni che turberanno la protagonista.
"L'amica geniale" è un altro viaggio nei recessi più profondi dell'animo umano a cui Elena Ferrante ci ha abituato.
Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.