Franca ha settantasei anni, è obesa, beve troppo e riesce a pagare l'affitto leggendo i tarocchi.
Leggendo le carte, Franca incontra la giornalista Delia che si batte affinché la testata per cui lavora prenda una posizione contro Opera Nazionale, l'associazione neofascista che ha occupato il teatro cittadino.
A chiedere i giri di carte c'è anche il popolo della Cattiva Strada: le prostitute, i clienti e gli altri personaggi che orbitano intorno alle baracche del porto.
Franca, in preda di allucinazioni dovute all'alcool e agli antidolorifici, incapace ormai di distinguere realtà e finzione, inizia a nutrire il dubbio di avere davvero delle capacità di prevedere il futuro.